Statistiche sui dati
Le sezioni successive trattano di studi statistici e storici basati sui dati estratti dai registri parrocchiali di Monterosso.Natalità e mortalità
Tabelle dei dati sulla natalità e la mortalità (PDF)I dati sulla natalità e la mortalità sono stati estratti dai registri, rispettivamente, di battesimo e di morte. Questi dati sono stati messi in relazione tra di loro per analizzare i movimenti della popolazione nel periodo preso in esame.
Il grafico seguente (Figura 1) rappresenta la quantità di nati e di morti registrati per decennio andando dal 1580 al 1984. Dal 1580 al 1600 la colonna sulle morti non è presente perché non ci sono ancora registrazioni di morte. Allo stesso modo, dal 1970 in poi non è presente la colonna dei nati perché non ci sono i dati sui battesimi.
Dal grafico è possbile osservare che la quantità di nati è generalmente superiore a quella delle morti. Questa tendenza si inverte in pochi
casi: il più evidente è tra il 1940 e il 1950. La causa, in questo caso, potrebbe essere la Seconda Guerra Mondiale. Dalla seconda metà
del XIX secolo si registra una crescita consistente delle nascite, fenomeno, questo, che si osserva anche nel resto d'Europa in quegli anni.
Dal 1900 in poi, invece, le nascite iniziano a calare probabilmente, appunto, a causa delle guerre che hanno caratterizzato il
XX secolo.
L'età media di morte è stata calcolata a partire dal 1700 a causa delle numerose lacune nelle annotazioni dell'età di morte.
Il grafico in Figura 2 rappresenta l'età media di morte per decennio: sull'asse delle ascisse si trovano i decenni che
scandiscono i secoli dal VI al XX, mentre sull'asse delle ordinate si trovano le età.
Durante la prima metà dell'800 l'età media di morte si abbassa addirittura sotto i trent'anni per poi crescere costantemente e varcare la soglia dei settanta nella seconda metà del '900 grazie, chiaramente, al progresso in campo medico e ai cambiamenti sociali.
Durante la prima metà dell'800 l'età media di morte si abbassa addirittura sotto i trent'anni per poi crescere costantemente e varcare la soglia dei settanta nella seconda metà del '900 grazie, chiaramente, al progresso in campo medico e ai cambiamenti sociali.
Andando ancora più nel dettaglio, è possibile osservare come è strutturata l’età media attraverso la quantificazione
dei morti per fascia d’età in ogni decennio (Figura 3). Ogni colonna rappresenta la quantità di morti della fascia
d'età indicata in legenda con lo stesso colore.
Il dato più evidente è che il tasso di mortalità giovanile è di gran lunga il più alto rispetto alle fascie d'età che vanno dai venticinque
anni in poi, questo almeno fino ai primi decenni del '900. La quantità di morti nella fascia d'età 0-25 diminuisce progressivamente
dal 1900 in poi andando quasi ad azzerarsi a partire dagli anni 70.
Se si approfondisce ancora la quantità di morti registrati per fascia d'età ponendo l'attenzione, in particolare, sulla fascia 0-16 (Figura 4)
notiamo che i primi sette anni di vita per una persona erano i più "rischiosi", questo almeno fino al 1900. La mortalità infantile (primo anno di vita),
in particolare, rappresenta una grossa percentuale sul totale.
Infine, è interessante analizzare anche il dato sulla mortalità facendo distizione tra uomini e donne. Nel grafico in Figura 5 sull'asse delle ascisse sono presenti le fascie d'età e sulle ordinate le quantità. Per fascia d'età notiamo come in generale i dati non sono molto diversi tra loro tranne per quel che riguarda il primo anno di vita e la fascia 25-50.
Infine, è interessante analizzare anche il dato sulla mortalità facendo distizione tra uomini e donne. Nel grafico in Figura 5 sull'asse delle ascisse sono presenti le fascie d'età e sulle ordinate le quantità. Per fascia d'età notiamo come in generale i dati non sono molto diversi tra loro tranne per quel che riguarda il primo anno di vita e la fascia 25-50.
Per il primo anno d'età non ci sono ragioni per cui siano morti più bambini di sesso maschile chiaramente. Per quanto riguarda invece
la fascia 25-50 possiamo ipotizzare che la quantità di decessi femminili superiore sia dovuta alla morte a causa del parto, infatti tale
fascia rappresenta l'età fertile della donna.
Distribuzione dei cognomi
Cognomi nei registri di Monterosso (PDF)La distribuzione dei cognomi di una località costituisce un elemento interessante per individuare le famiglie autoctone e quelle che probabilmente sono "immigrate". Nel caso di Monterosso sono stati individuati i cognomi presenti all'interno dei registri e contate le occorrenze di quel cognome all'interno, appunto, dello stesso registro.
La quantità di cognomi diversi all’interno di ogni registro è la seguente:
- Battesimo: 621 (di cui 331 compaiono solo una volta)
- Matrimonio
- Sposo: 480 (di cui 319 compaiono solo una volta)
- Sposa: 247 (di cui 121 compaiono solo una volta)
- Morte: 630 (di cui 392 compaiono solo una volta)
Di seguito vengono riportati i 10 cognomi più frequenti per registro che rappresentano da soli una percentuale piuttosto consistente sul totale dei cognomi all'interno dei registri.